Tornano i matrimoni, ma nel segno del Covid

22 giu 2020
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Dal 15 Giugno si possono rifare i matrimoni e i ricevimenti con delle restrizioni molto minime. Essendo il matrimonio però un evento che ha bisogno di programmazione sono state cancellate quasi tutte le cerimonie fino al mese di Luglio. Questo è uno dei pochi luoghi dove i matrimoni non si sono mai fermati perché è un atto pubblico dovuto, spiegano dal Campidoglio, ma è certo che durante il lockdown chi decideva di celebrare il proprio matrimonio nelle sale comunali come la Chiesa sconsacrata, alle Terme di Caracalla era destinata ad un evento estremamente intimo. Solo gli sposi, i due testimoni a distanza di sicurezza e con le mascherine indossate. Dal 15 Giugno però, si possono di nuovo celebrare anche matrimoni religiosi, ma sempre rispettando le regole anti contagio previste. 200 persone al massimo nel luogo di culto, dipende dalla grandezza dello stesso. Per chi invece sceglie ancora solo la cerimonia civile in questa antica sala a disposizione del Comune della Capitale può far entrare solo 12 invitati, oltre a sposi e fotografo sempre indossando la mascherina. Gli altri aspettano fuori, pronti comunque a festeggiare perché i ricevimenti all'aperto sono possibili fino a mille ospiti. Un settore anche quello dei matrimoni che ha dunque subito una flessione decisa, e a Roma e nel Lazio è costata molto. Quasi 2 miliardi di fatturato andati in fumo con 200 mila operatori, 8 mila aziende coinvolte. Abbiamo temuto fino a poco fa addirittura di avere una perdita vicina al 100 %, quindi con la riapertura delle cerimonie, devo dire è il caso di fare un plauso a tutte le spose e gli sposi che hanno resistito nel mantenere le date ferme per il 2020. È presumibile che riusciremo a raggiungere un 30% dei matrimoni previsti. La speranza, dunque, è quella che il previsto bonus matrimoni e la possibile estensione dei tempi per il fondo perduto alle aziende possano dare nuova linfa al settore. Per adesso, però, chi decide di sposarsi lo fa in una sorta di fase transitoria di riapertura, ma anche di speranza per la coppia e per l'intera industria che gli ruota intorno. C'è bisogno di un intervento anche economico. Anche il Governo si sta operando per un sostegno per gli sposi del 2021. Noi anche come associazione stiamo lavorando con altre associazioni per far sì che soprattutto gli sposi del 2020 possano ottenere un premio perché li riteniamo dei veri e propri eroi nell'aver confermato la data del matrimonio in un periodo così difficile.

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