La trebbiatrice miete il grano con 20 giorni di anticipo accanto ad un torrente in secca. I rincari energetici, la guerra, la speculazione e su tutto la siccità, le produzioni agricole sono piegate anche in questa parte dell'Italia centrale dove soltanto il 9% beneficia di irrigazione. Un territorio che non vede acqua da troppo tempo. "Da quant'è che non piove?" "Circa due mesi. Qui due mesi proprio...a zero" "Con quali effetti sul grano?" "Sul primo seminato gli effetti sarà una perdita del 20%. Sicuramente su quello seminato più tardi gli effetti salire anche al 50%. Ma il problema più grosso sono le colture primaverili". Come girasoli e mais. Tra questi campi scendono dalle colline gli assetati animali selvatici. Leonardo, che fa parte della nuova generazione di questa antica famiglia di agricoltori, ci mostra gli effetti del terreno arido. "A fine giugno il mais dovrebbe essere un po' più alto" "Minimo un un metro più alto" "E invece che cosa è successo?" "Con la siccità è rimasto più basso, ha pensato a sviluppare il fiore e la pannocchia però sta cominciando a perdere le foglie basse per lo stress e così se comincia a piovere si rischia di non trebbiare nemmeno o trebbiare un 10% rispetto all'anno scorso". Si guarda al meteo come ad un oracolo sperando che non sia un'autorità infallibile.