Tra anteprime elettriche e il rischio dazi

14 ott 2024
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I francesi lo chiamano il mondiale dell'auto, ma sembra più mundialito perché ricorda il torneo per club del 1981 che segnò la nascita del mercato dei diritti TV, Grandeur francese a parte Parigi 2024 arriva in un momento particolare per il mercato europeo dell'auto. Stretto tra incertezze per l'occupazione, una crisi strutturale che si fa sentire ed il pericolo cinese è proprio il caso dei tassi imposti dell'UE sulle auto cinesi rischia di diventare un boomerang. Per Carlos Tavares infatti il rischio è quello di una reazione a catena che potrebbe accelerare la chiusura degli impianti da parte delle case europee questo perché, spiega numero uno di Stellantis spingeranno i produttori di Pechino a costruire impianti nel vecchio continente aggiungendo problemi di sovraproduzione uno scenario che mettere benzina sul fuoco per il comparto italiano di stellantis chi ha vissuto un anno terribile per i numeri e che si fermerà per protesta venerdì prossimo. In un contesto dove domina questa precarietà a portare chiarezza è Renault con Luca De Meo che ribadisce quello che è il mantra del gruppo. "La questioni oggi è riusciamo tra fra 5 anni 10 anni a essere il più presto possibile essere competitivi per esempio con l'industria americana tipicamente Tesla per riuscire a produrre delle vetture elettriche delle vetture intelligenti, connesse, autonome altrettanto competitive. Questa è la vera questione quattro anni fa si parlava solamente di adesso tutti quanti che dicono che l'elettrico non funziona dobbiamo trovare una buona posizione di equilibrio perché abbiamo anche messo molti molti soldi e soprattutto la cosa importante è che quello che stiamo facendo nella transizione energetica è una cosa giusta bisogna farla e sì è difficile sfidante è una cosa giusta." Ma visto che il 2035 sembra ancora lontano per far quadrare i conti molte case stanno portando avanti un doppio binario alla spina perché dall'elettrico non si torna indietro, ma senza abbandonare il motore termico "Nel 2035 noi arriveremo con una gamma completamente elettrica e questo per rispetto delle regole per l'efficienza, per rispetto delle persone, per rispetto del pianeta Però nel frattempo faremo questo percorso attraverso una fase di transizione e la fase di transizione che è data appunto dalla combinazione di prodotti che appunto metteranno il mercato in condizioni di poter scegliere in maniera serena è libera da qualunque forma e qualunque borsa.

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