Il 31 dicembre del 2011 finiva definitivamente l'era dello stabilimento FIAT di Termini Imerese, da allora 540 operai delle aziende e dell'indotto hanno vissuto tra cassa integrazione e promesse di re-impiego. Adesso pare che lo stabilimento, nel frattempo passato a Blutech e finito in amministrazione straordinaria possa tornare a nuova vita e con lui gli operai. Il 4 novembre sarebbe terminato proprio l'amministrazione straordinaria e sarebbe arrivato, dopo 13anni, il licenziamento collettivo. Un'intesa tra Governo, regione, sindacati, Inps e il gruppo dell’imprenditore italo-australiano Biagio Pelligra lo ha scongiurato, il progetto è quello di recuperare l'impianto termitano e trasformarlo in un hub, quale sia la finalità non è ancora stato chiarito. Il piano industriale infatti verrà presentato ad ottobre, dal primo novembre per 12 mesi partirà la cassa integrazione per 350 operai che verranno poi impiegati nei nuovi impianti dopo adeguata formazione, per 190 persone invece scatterà l'accompagnamento alla pensione. Soddisfatti i sindacati. "Dobbiamo concentrarci su quello che sarà il futuro della reindustrializzazione di Termini Imerese che noi abbiamo sempre creduto, per questo ragioni anche i 200 lavoratore dell'indotto devono diventare parte integrante di questo progetto, ma soprattutto i tanti giovani di questo territorio, pertanto vigileremo affinché questo progetto industriale posso avere il suo epilogo migliore". Il gruppo Pelligra che ha rilevato lo stabilimento potrebbe non essere l'unico ad usufruirne, il progetto potrebbe prevedere anche l'ingresso di altre aziende e quindi l'impiego di altri addetti, la precedenza andrebbe a chi ha lavorato già nell'area industriale.