La partenza, alle 12 in punto dalla secca di fronte all'isola di San Giorgio oltre 50 imbarcazioni della tradizione marinaresca veneziana, tutte con vele al terzo e provenienti anche da Cesenatico e dalla Croazia, luoghi dell'Alto Adriatico di cui questo particolare tipo di vela in passato era molto diffuso e oggi preservato. Le coloratissime vele spinte dal vento hanno richiamato in laguna decine di appassionati, tutti con gli occhi puntati nel bacino di San Marco. Una bellissima domenica di sole a Venezia, la città chiude la stagione estiva con numeri da record. Il letargo di Venezia durato un paio d'anni, possiamo dire che è definitivamente terminato? "Direi di sì, abbiamo archiviato la pandemia, una stagione strepitosa, a partire da aprile fino a giugno praticamente quasi tutto esaurito, ottimi i mesi di luglio e agosto e ora a settembre, con la ripresa della Mostra del Cinema, ancora vicini al tutto esaurito. Le previsioni per ottobre sono sempre positive". Il Covid fa meno paura, i turisti affollano il centro storico, gli alberghi sono pieni come non accadeva da tempo. A preoccupare però sono i costi dell'energia. In assenza di interventi per contenere gli aumenti, con l'arrivo della bassa stagione, tra ottobre e novembre diverse strutture rischiano la chiusura. "I costi sono aumentati in maniera incredibile sia per colpa della bolletta energetica più 300% nelle nostre strutture, ma sia per il fatto che tutti coloro che forniscono servizi beni e servizi agli albergatori hanno aumentato i prezzi proprio in funzione dell' aumento della dell'inflazione. Il punto di domanda è se nel periodo invernale di bassa stagione converrà chiudere oppure converrà tenere aperto ma a prezzi alti, cosa difficile da fare nei mesi di dicembre e gennaio" Serve un intervento del Governo? "Non solo per noi, per tutti serve sicuramente un intervento del Governo, ottima l'idea a livello europeo di un tetto al prezzo del gas".























