La Farnesina entra ufficialmente nella terribile vicenda di Mariam Moustafa, la ragazza italo-egiziana morta in Gran Bretagna mercoledì scorso in seguito alle percosse subite da parte di una baby gang femminile. Nelle scorse ore il nostro Ministero degli esteri, tramite l’ambasciatore italiano a Londra, ha preso contatti con il padre della ragazza al quale ha offerto ogni tipo di sostegno. La Procura di Roma, che ha già aperto un’indagine per omicidio sulla morte della ragazza, ha fissato per domani un vertice tra gli inquirenti. Chiederà alla Gran Bretagna l’acquisizione di atti tramite un ordine europeo di investigazione. Da Roma, con un tweet, anche Virginia Raggi ha espresso la sua vicinanza ai familiari di Mariam. La diciottenne egiziana era nata e cresciuta ad Ostia, ma si era trasferita con tutta la famiglia a Nottingham, in Gran Bretagna, dove studiava per un futuro da ingegnere. Era stata assalita lo scorso 20 febbraio da un branco di giovani, probabilmente solo ragazze, che l’aveva picchiata violentemente. Trasportata in ospedale, ma subito dimessa, dopo un nuovo ricovero per emorragia cerebrale, era rimasta in coma per tre settimane, terminando purtroppo la sua vita lo scorso mercoledì senza riprendere conoscenza. I suoi familiari adesso accusano i medici per non aver capito la gravità della situazione e puntano il dito anche sulla polizia per non aver fatto molto, visto che già ad agosto la ragazza e la sorella minore erano state aggredite riportando serie lesioni.