Beni immobili e imbarcazioni di lusso soprattutto, ma anche quote societarie direttamente o indirettamente, riconducibili alla lista di oligarchi russi considerati vicini a Putin. La morsa delle sanzioni decise dall'Unione Europea, colpisce anche in Italia, dove tra i più importanti beni sequestrati dalla Guardia di Finanza, c'è il "Sailing Yacht A", imbarcazione da 530 milioni di euro, riconducibile all'oligarca russo Andrey Igorevich Melnichenko, che si trovava ormeggiato, da gennaio, nel bacino di Trieste per lavori di manutenzione. Sailing A, è considerato lo yacht a vela più grande al mondo, è lungo 143 metri, ha 3 alberi, 8 pronti e una parte in vetro da qui è possibile osservare il fondale marino. Il suo congelamento rientra tra i 700 milioni di beni presenti sul nostro territorio, sequestrati finora dalla Guardia di Finanza. "Ci sono dei beni che sono direttamente riconducibili e quelli ovviamente vengono immediatamente congelati. Ce ne sono altri che sono intestati a prestanome, per dire, e conseguentemente devi risalire poi all'effettivo proprietario e deve essere uno dei proprietari inseriti nella lista dei 500." Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza aveva sequestrato altri due yacht di proprietà di oligarchi russi vicini a Putin, ormeggiati a Imperia e a Sanremo, oltre Villa Lazzareschi a Lucca e al patrimonio immobiliare da 17 milioni in Sardegna, di un altro oligarca, il cui nome compare nella lista dei 500 sostenitori del Presidente russo, da sanzionare. Resta intanto il giallo del mega yacht Scheherazade, lungo 140 metri e del valore stimato di 700 milioni di dollari, visibile dal Porto di Marina di Carrara e che stando a quanto ipotizzato dal New York Times, potrebbe essere uno dei gioielli del Presidente russo. Il Capitano del mega yacht, britannico, parlando con il quotidiano statunitense, ha negato che l'imbarcazione sia di Putin, senza però escludere che il proprietario sia un russo.























