Bandiera ucraine accanto a quelle della pace, sventolano in Italia da nord a sud. L'appuntamento per manifestare nuovamente contro il conflitto scatenato dai russi in Ucraina, lo fissa il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, nella sua veste di Presidente dell'organizzazione che riunisce le città europee. E propria a Firenze sono in 20.000 a rispondere al suo appello e non sono soli, perché da Torino, a Napoli, a Palermo, in migliaia tornano in piazza per chiedere, con forza, lo stop ai bombardamenti e al conflitto. "Le città europee oggi sono in piazza per dimostrare la vicinanza al popolo ucraino, che sta subendo un'aggressione militare davvero ingiustificata e soprattutto per dimostrare la solidarietà concreta, con l'invio di aiuti e con la disponibilità all'accoglienza dei profughi che in questo momento stanno scappando dalle loro case, nelle città ucraine." "L'Europa deve essere in prima linea per difendere i principi della democrazia e dell'autodeterminazione dei popoli." "In questo momento il nostro pensiero va, con grande solidarietà, al popolo ucraino che è vittima non soltanto di una aggressione militare, ma di veri e propri crimini di guerra." "Alcuni russi, per me sono fratelli, io conosco tanti russi con cui ci scriviamo su Facebook, su Instagram e rimaniamo sempre amici, sempre come amici. E gli chiedo, ma cosa sta succedendo magari in Russia? No, Siamo tranquilli. Voi siete tranquilli? E noi come ucraini, NO".























