Una straordinaria banca dati di elementi fossili, reperti attribuibili a nove individui di uomo di Neanderthal, ma anche resti di iena, elefante rinoceronte e altri animali. Immagini inedite, trasmesse al mondo dalla sala conferenze dell'Associazione Stampa Estera. "Sono stati trovati tanti frammenti di tanti diversi individui, di varie età e di ambedue i sessi, il che vuol dire averci una campionatura che ci importa tantissimo perché permette una serie di confronti e di incroci finora assolutamente inimmaginabili. Questo numero di reperti è unico, direi unico al mondo". L'importante scoperta è avvenuta in un ambiente assolutamente unico, un'area della grotta Guattari, a San Felice Circeo, in provincia di Latina, dove, nel '39, fu rinvenuto un primo cranio. "Grotta Guattari è una delle numerose grotte presenti nel Monte Circeo ed ha una sua caratteristica peculiare. La sua importanza è dovuta ad un evento che accadde circa 60.000 anni fa: una frana che ne chiuse l'ingresso, la nascose, la sigillò". Una sola femmina tra i nove individui ricostruiti dagli archeologi. I resti risalgono ad epoche diverse: otto sono ominidi vissuti tra i 50.000 e i 68.000 anni fa, mentre il più antico avrebbe tra i 100.000 i 90.000 anni. Un ritrovamento eccezionale che arricchisce le ricerche sul tema, ha sottolineato il Ministro della Cultura Dario Franceschini. Gli elementi ritrovati consentiranno di ricostruire la storia di tutto il Circeo e della Pianura Pontina.