La prenotazione per accedere alla vaccinazione va effettuata inviando una mail. Le dosi di vaccino a disposizione nel Lazio al momento sono 1200, a fronte delle prime 500 richieste arrivate, e all'ospedale Spallanzani di Roma hanno già iniziato le prime 10 somministrazioni. "Sul sito Salute Lazio e anche sul sito del Ministero ci sono tutte le indicazioni. Nel Lazio siamo partiti come sempre con grande tempestività". È partita così la campagna vaccinale contro il vaiolo delle scimmie, dopo che la circolare del Ministero della Salute ne ha definito le modalità e la platea di immunizzazione. In settimana, oltre che a Roma, sarà possibile vaccinarsi anche a Milano e successivamente nelle altre due regioni che hanno visto i casi moltiplicarsi, ovvero in Veneto ed Emilia Romagna. La circolare del ministero, a firma del dirigente generale Gianni Rezza, dopo il personale di laboratorio individua, tra le categorie prioritarie, persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e che rientrano in specifici criteri di rischio. Di fatto era stata la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a voler indicare queste come categorie a rischio. Categorie che devono essere informate dell'opportunità di immunizzarsi, rifiutando ogni tentativo strumentale di discriminazione. Del resto sono diverse le associazioni in difesa dei diritti LGBT ad aver manifestato la loro approvazione per le indicazioni in tema di tutela del contagio. In questo senso l'intervento del sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, che sottolinea come sarebbe comunque sbagliato pensare che il contagio rimarrà confinato all'interno di questa popolazione, visto che l'infezione non è collegata all'orientamento sessuale. "Vi è stata di una grande partecipazione. Questo significa che la gente ha compreso la validità dello strumento vaccino. Ribadiamolo, non è una malattia grave ma è meglio chiudere subito questa partita e far sì che non si possa estendere al resto della popolazione".