“Non conosco con esattezza la situazione contagi, ma è sicuramente qualcosa di cui tutti dovrebbero preoccuparsi”. È netto il Presidente Biden con i giornalisti che gli chiedono se il diffondersi dei focolai del Vaiolo delle scimmie lo impensierisce. Preoccuparsi, nelle parole del Presidente, significa capire cosa fare, azione delegata alle autorità sanitarie che, aggiunge Biden, stanno studiando possibili farmaci e vaccini. Ed è quello che si sta facendo ovunque: la comunità scientifica si interroga e studia le contromosse. Mentre aumentano i primi casi, gli ultimi in Israele e Svizzera. Ma diversi sono i contagi in svariati Paesi. Dagli Stati Uniti al Canada, all'Australia, in Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Norvegia, Italia dove i casi restano tre e Spagna. Proprio le autorità di Madrid, dopo aver già chiuso una sauna stanno indagando un cluster per capire se alcune feste nell'isola di Gran Canaria siano state all'origine dei contagi. Tra l'altro, proprio dalle Canarie, sono rientrati due dei ricoverati allo Spallanzani di Roma, dove nelle prossime ore verrà isolato il virus. Passo che sarà fondamentale per capire se e quanto la vaccinazione antivaiolosa somministrata in Italia fino all'81, protegge chi l'ha ricevuta. La prognosi della malattia è generalmente favorevole: nella maggior parte dei casi chi ne è colpito guarisce nel giro di alcune settimane. Ma è chiaro che dopo il Covid c'è un'attenzione particolare per le malattie infettive e una virosi fa sicuramente notizia, ma il rischio per la sanità pubblica, ripetono gli esperti, è basso. Allarmismo e panico sono ingiustificati.