Qui è sepolto mio padre che è morto il 15 marzo. Incontriamo Antonella Benzoni al cimitero di San Lorenzo di Rovetta dove riposa il padre Giacomo, ucciso dal covid nel bel mezzo della prima ondata. Per la famiglia di questa signora di 52 anni non è stata l'unica perdita. Ho perso mio padre nella stessa notte che è morto lo zio Tommaso e quattro giorni dopo è morto un altro zio e la zia nella Rsa. Tre zii e mio padre in così poco tempo e in questo modo bruttissimo. Un prezzo altissimo da pagare per un'unica famiglia. Ma qui in alta Val Seriana, in provincia di Bergamo, una delle aree d'Italia ed Europa più duramente colpite dall'emergenza, in pochi non hanno qualcuno da piangere. Tantissime persone, anche giovani, sono morte. Veramente è stato bruttissimo, perché più o meno ogni famiglia ha avuto un lutto. A pochi chilometri da Rovetta, in un altro cimitero, proprio dove sono stati sepolti gli zii di Antonella, a Castione della Presolana, è stato eretto un monumento per le vittime, per ricordare a tutti cosa è accaduto e cosa potrebbe ancora accadere. Ti fa male pensare che qualcuno pensi che sia un'invenzione, perché veramente è stato terribile. Non vorrei mai sicuramente rivivere una cosa del genere.