Non farsi trovare impreparati di fronte al diffondersi della variante Delta del virus che in Gran Bretagna sta facendo schizzare i contagi sebbene ricoveri e decessi rimangano bassi. Acclarato che la prima dose del vaccino non è sufficiente a contrastare il ceppo indiano nel vertice tra CTS e Ministero della Salute si è deciso di dare un'ulteriore accelerazione alla campagna vaccinale, di aumentare i tamponi e soprattutto incentivare il sequenziamento del virus e il tracciamento specifico di questa mutazione, meno grave ma più trasmissibile. Importante è anche l'isolamento dei focolai. Nella bozza di monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore della Sanità, ora all'esame della cabina di regia, si sottolinea che per evitare una recrudescenza dell'epidemia è urgente un'elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione. I dati inglesi rendono evidente che la seconda dose sia di Pfizer che di AstraZeneca ha un'efficacia del 90% contro la variante Delta, per quanto riguarda l'ospedalizzazione o eventi più estremi. Alcune regioni come la Lombardia stanno già facendo il sequenziamento e hanno appurato che la variante è responsabile del 3% dei casi, ma sono dati relativi a due settimane fa. Al vaglio del Ministero anche misure coordinate tra gli stati europei come richiesto dalla cancelliera tedesca Merkel ossia la quarantena per chi viene dai paesi dove la varianza è molto diffusa. Il timore del ceppo indiano sta portando alcuni stati a ritardare aperture programmate, altri addirittura hanno reintrodotto l'obbligo della mascherina al chiuso, altri ancora stanno effettuando dei mini lock down.