Le versioni sono contrastanti, anzi diametralmente opposte. E sarà l'inchiesta avviata dalla Procura di Milano a dover fugare i dubbi, chiarire le responsabilità di quanto avvenuto in viale Coni Zugna a Milano nella notte tra venerdì e sabato quando un agente della polizia locale in borghese, durante un controllo, è stato aggredito e disarmato da un gruppo di giovani. Per il momento risultano indagati con l'accusa di rapina e resistenza tre skater altoatesini, tra i 19 e i 22 anni, mentre altri ragazzi, del branco di 15 aggressori, sono stati identificati. Alcuni di loro hanno già chiesto di essere ascoltati dai Magistrati milanesi. "Non sapevamo chi fosse quell'uomo, non si è qualificato, a un tratto ha estratto una pistola e ci siamo mossi per disarmarlo. Ma nessuno voleva picchiarlo" si difendono i tre bolzanini indagati. Versione che però viene smentita sia dall'Agente 61enne che prima ha esploso un colpo in aria e poi un altro durante il tentativo del branco di disarmarlo, sia dal Comando della Polizia locale. Nei suoi confronti, così come in quelli della collega che era con lui quella sera e che non è mai scesa dall'auto, non sono stati presi provvedimenti. L'Agente, al momento dell'aggressione, stava fotografando col cellulare alcune auto posteggiate dopo che erano stati segnalati atti vandalici. È in quel momento che il branco lo avrebbe notato e accerchiato. Sulla vicenda, che segue la serie nera iniziata con le violenze sessuali avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo ai danni di alcune ragazze, è intervenuto, assumendosene la responsabilità, anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso della seduta del Consiglio comunale. Sala ha anche annunciato che Palazzo Marino assumerà 500 nuovi Agenti della Polizia locale ma ci aspettiamo, ha detto, che questo ingente sforzo, in un momento in cui si sa quanto è difficile far quadrare il bilancio, sia accompagnato da un adeguato è immediato rinforzo da parte dello Stato.