Arrivano le prime condanne per gli stupri avvenuti la scorsa estate a Caivano in provincia di Napoli, ai danni di due cuginette di 12 e 10 anni. Abusate da un branco di giovani composto da due maggiorenni e sette minorenni tutti finiti sotto processo. Il tribunale di Napoli Nord ha condannato i due maggiorenni del branco Giuseppe Varriale a 12 anni e 5 mesi di reclusione, Pasquale Mosca a 13 anni e 4 mesi. Per entrambi l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per quanto riguarda tre dei minorenni accusati le pene richieste dal Pubblico Ministero sono 10 anni e 8 mesi per uno, 9 anni per gli altri due. In questo caso l'udienza è stata rinviata al 12 luglio prossimo. L'Avvocato Clara Niola che difende la madre della più piccola delle due vittime, sottolinea che al di là delle pene i minori dovranno essere immessi in un percorso di recupero personale e sociale che permetta loro di essere reinseriti nella società. L'Avvocato Angelo Pisani che ha denunciato ad agosto scorso quando stava avvenendo a Caivano sottolinea: "C'è bisogno di una rivoluzione culturale ma soprattutto c'è bisogno di una tutela e di una valorizzazione degli affetti rispetto alle condanne della Giustizia ai veri responsabili di questi crimini noi assistiamo anche a un'altra condanna, quella che hanno subito le famiglie di queste bambine la mamma di una di queste bambine, cui il tribunale ha impedito per motivi ancora a me ignoti, anche di avere un contatto con queste bambine e questo non è giusto" Sono nove in tutto i giovani coinvolti nel caso: sette i minori, tre di essi sono imputati nel processo abbreviato in corso al tribunale per i minorenni di Napoli per altri quattro si attende la pronuncia della Corte Costituzionale sul Decreto Caivano.