Vetrine coperte da teli, negozi aperti per metà, commercianti che sistemano in attesa della riapertura, se una riapertura ci sarà. A Napoli e in tutta la Campania, i negozianti attendono di capire cosa sarà deciso nei prossimi giorni. Una condizione non facile, soprattutto in un periodo, quello natalizio, in cui i guadagni fino ad un anno fa erano assicurati. Non va bene neanche per chi può restare aperto per legge. Va molto male, molto male. Siamo aperti, ma è come se non lo fossimo. Non c'è gente e questo d'altra parte fa piacere perché vuol dire che la gente sta rispettando il divieto di uscire, però, commercialmente siamo a terra. Aperti è come essere chiusi praticamente, come ben vedete qua in strada non c'è nessuno. Ci fanno stare aperti. Consumiano luce, consumiamo sigarette, consumiamo tutto. Tra pagamenti da onorare e leggi da rispettare, ad alcuni non resta che sistemare per non farsi trovare impreparati. Siamo in attesa di avere qualche notizia per la riapertura, perché ad oggi non abbiamo nessuna certezza. Aspettiamo tutti. Al momento di certezze ne abbiamo poche. Stiamo solo andando incontro agli impegni presi con i fornitori, con la proprietaria che ad oggi non c'è venuta incontro per nulla e che ci chiama tutte le sere a casa per sapere se paghiamo. Adesso siamo chiusi. Stiamo soltanto organizzando per l'eventuale apertura, si spera, speriamo ci sia nel fine settimana. C'è grossa incertezza. Anche perché siamo realmente in ginocchio. Il Natale per noi rappresenta la percentuale maggiore del fatturato. Intanto sono diversi i commercianti che si stanno organizzando per la vendita dei loro prodotti online. Non abbiamo la forza di fare la concorrenza ai colossi del web, dicono, ma almeno ci proviamo. Non siamo colossi strutturati, siamo dei piccoli moscerini e facciamo fatica a volare. Sui social riusciamo a raggiungere i i clienti, loro ci conoscono, ci chiamano. Però non è che così risolvi i problemi. Purtroppo, come si dice "è acqua che non toglie sete".