Le tasse si pagano tutte, è ovvio, ma se alleggerisco le sanzioni per i ritardi, magari aumento le probabilità di incassarle davvero. C’è questo, in apparenza, semplice ragionamento dietro la decisione del Governo di rottamare le cartelle di Equitalia, simbolo di approccio vessatorio, per usare le parole del premier Renzi, che lancia lo slogan “Pagare meno, pagare tutti”. Meno quanto? Il decreto arriverà solo nei prossimi giorni, ma lo schema sembra essere: si paga solo la tassa non versata, nulla sarà dovuto per le sanzioni, che sono la botta maggiore, arrivando anche al 200 per cento dell’importo evaso, e per gli interessi di mora, quelli dovuti per il ritardo nel pagamento. Probabile l’addio anche all’aggio, ossia la commissione che Equitalia incassa per i suoi servizi, il 3 per cento annuo, che sale al 6 per cento se la cartella non viene pagata entro due mesi. Si pagano, invece, gli interessi legali, che, però, sono di piccola entità, mezzo punto percentuale l’anno. Per quali cartelle esattoriali ci saranno novità? Per tutte quelle che riguardano le tasse erariali, come IRPEF e IRES e i contributi agli enti previdenziali. Dovrebbero invece restare fuori l’IVA, parte del gettito va all’Unione europea che non ammette sconti, e le multe. La parziale sanatoria dovrebbe essere attivata su richiesta del cittadino e potrebbe riguardare le cartelle emesse fino al 31 dicembre 2016. Chi sta già pagando avendo rateizzato la cartella potrà ottenere la sforbiciata solo per il residuo ancora da pagare. Già, ma a quanto ammontano questi residui? Secondo le ultime stime, le cartelle non ancora pagate ed effettivamente recuperabili, una volta escluse persone decedute, società cessate, nullatenenti, eccetera, valgono oltre 50 miliardi di euro. Con il nuovo meccanismo, che potrebbe interessare quasi mezzo milione di contribuenti, il Governo conta di raggranellare un gettito aggiuntivo attorno ai 4 miliardi di euro, cifra che, ha avvertito il Ministro dell’economia Padoan, è solo una prima stima e andrà meglio precisata. Operazione che non sarà facile, per una cifra che già molti definiscono ingente.