Era già partito molto forte nelle prime ore di collocamento, lunedì mattina, il nuovo BTP Valore, un titolo di Stato espressamente pensato non per i grandi fondi di investimento, ma per le famiglie italiane, il terzo tipo di questo prodotto ha superato la soglia dei 18 miliardi e 300 milioni di euro, andando a superare così, sia pur di poco, la prima emissione che era datata, lo vediamo, giugno del '23, e che eppure si era attestata con una raccolta superiore ai 18 miliardi. In questo cartello abbiamo riunito tutte le emissioni che dal, post pandemia in poi, si sono susseguite da parte del Ministero dell'Economia per raccogliere fondi proprio presso i piccoli risparmiatori, presso le famiglie italiane. Guardiamo infatti le caratteristiche di questo tipo di prodotto: un titolo di Stato con scadenza a sei anni con una cedola che rende il 3,25% nei primi tre anni, e poi il 4% negli anni successivi. Viene pagata ogni tre mesi e poi, per chi tiene il titolo in portafoglio senza venderlo e lo porta a scadenza, un ulteriore premio dello 0,7%. Riassunto, la media fa 3,3% di rendimento, al netto delle tasse, e un rendimento migliore rispetto a quanto si può trovare oggigiorno su titoli analoghi, di analoga scadenza, quindi al 2030. Per concludere, qual è lo scopo del Governo? Cercare di far aumentare la quota di debito pubblico detenuta dagli italiani. Vedete in questa grafica, negli ultimi due anni sta aumentando, siamo sopra i 320 miliardi, ma siamo molto lontani dalla situazione di 25 anni fa. A inizio secolo circa un terzo del debito pubblico Italia era nelle mani delle nostre famiglie, è sceso molto in questi anni, e il Governo spera invece di farlo riaumentare così da evitare, per quanto possibili, tempeste finanziarie sui mercati internazionali.