Non ha fatto neanche in tempo a lanciare il suo Stargate, il programma di investimenti americani nell'Intelligenza Artificiale che il Presidente Trump deve subito fronteggiare la risposta cinese: Deepseek finora poco nota nell'ambiente, ha spiazzato il mercato dei chatbot, i programmi che comprendono e generano testi con un nuovo prodotto che sembra più performante di Chat GPT e soprattutto infinitamente meno costoso, tanto che l'app sta ottenendo un rapido ed enorme successo negli Stati Uniti, risultando tra le più scaricate degli ultimi giorni e preoccupando non poco i giganti tech della Silicon Valley. L'azienda cinese ha comunicato che l'ultimo modello del suo chatbot è stato sviluppato con soli sei milioni di dollari, briciole rispetto agli investimenti miliardari di Open AI e degli altri sviluppatori e utilizzando chip molto meno avanzati di quelli usati dai concorrenti. Anche perché la disponibilità di quelli più potenti è limitata dalla stretta imposta da Washington mesi fa all'export di microchip alle aziende cinesi. Nell'ambito della battaglia per il controllo delle nuove tecnologie tra Cina e Stati Uniti che ricorda la corsa allo Spazio degli anni 60 che vedeva sfidarsi americani e russi a suon di investimenti miliardari, mentre si cerca di capire come hanno fatto gli sviluppatori cinesi a ottenere ottime performance confermate dai primi test a prezzi così bassi questi ancora da dimostrare. L'unica certezza è che un'Intelligenza Artificiale così potente ed economica rischia di creare un terremoto sia nella Silicon Valley, dove il modello di business potrebbe essere totalmente rimesso in discussione sia a Wall Street, dove i titoli tech sono due anni che corrono macinando record. Non a caso il listino tecnologico Nasdaq ha aperto la settimana tra forti oscillazioni. .