Via libera definitivo al decreto Ristori. Il maxi provvedimento che mette insieme i quattro decreti varati poco più di un mese, vale oltre 19 miliardi sul 2020 e 8 sul 2021, per sostenere l'economia e rafforzare la risposta della sanità nella lotta al coronavirus. 5,5 miliardi stanziati con il primo 2,6 con il ristori bis, altri due con il ter e altri nove messi sul tavolo dal quater. Contributi per circa 4 miliardi destinati alle imprese che hanno dovuto chiudere o limitare la propria attività con indennizzi automatici direttamente sui conti correnti a platee settori progressivamente ampliati, soprattutto nel settore ristorazione e commercio. Ma tra le principali misure, anche quelle sul lavoro: 2,1 miliardi sono stati destinati al prolungamento della cassa integrazione fino a ulteriori sei settimane e una proroga al divieto di licenziamento. Nuovi sostegni alle famiglie più in difficoltà con due tranche del reddito di emergenza e un fondo da 400 milioni per il sostegno alimentare. Indennità per i lavoratori stagionali del turismo, spettacolo e settore sportivo, bonus baby sitter per i genitori nelle zone rosse, lavoro agile e congedi straordinari in caso di quarantena dei figli. Per quanto riguarda il fisco, stabilito per le imprese il rinvio a fine aprile 2021 del secondo acconto Irpef, Ires e Irap e sospensione dei versamenti di contributi previdenziali, ritenute e IVA. Cancellazione della seconda rata IMU e un credito d'imposta sugli affitti commerciali per ottobre, novembre e dicembre. Prorogati poi a marzo del prossimo anno i pagamenti legati alla rottamazione delle cartelle del saldo e stralcio. Infine 5,3 miliardi sono messi sul 2021 per ulteriori aiuti ed eventuale annullamento di tasse ora sospese. Tra le ultime novità c'è lo stop alle rate dei mutui prima casa prorogato a tutto il prossimo anno per i lavoratori in cassa integrazione autonomi, artigiani, professionisti e commercianti. Ma la successione dei decreti è possibile che non si arresti qui. Già a gennaio il Ristori 5 potrebbe attingere risorse grazie all'atteso nuovo scostamento di bilancio da circa 20 miliardi.