Come da tradizione, ad agosto, nella buca delle lettere, gli italiani non troveranno le temute cartelle esattoriali. La tregua estiva, allunga ancora di più, i termini della sospensione, in vigore dall'inizio della pandemia, dell'invio di decine di milioni di notifiche e avvisi. Non si dovranno pagare le vecchie cartelle scadute dal marzo 2020, c'è tempo fino al 30 settembre e potranno essere saldate a rate e sempre fino a tutto il mese prossimo, il fisco non procederà a ipoteche e pignoramenti, legati ai mancati pagamenti. Con questo fitto calendario, aggiornato col Decreto Sostegni Bis, ripartono invece, i pagamenti delle sanatorie attualmente in corso: la rottamazione ter e il saldo e stralcio del 2020. La data finale, per mettersi in regola con la cosiddetta pace fiscale, che concede sconti su interessi e mora, per chi ha debiti con l'erario, varia a seconda della scadenza originaria. Anche questo rate, infatti, sono state messe in freezer per l'emergenza sanitaria. Per l'elenco dettagliato, si può consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate e Riscossione, che ricorda come ci siano cinque giorni di tolleranza, per i pagamenti. Inoltre, poiché alcune date cadono di sabato, c'è qualche giorno in più. In questo modo, per esempio, chi ha rate scadute a febbraio per la rottamazione e marzo per il saldo e stralcio dell'anno scorso, potrà estinguerle entro il 9 di agosto. Per chi sfora i suoi nuovi termini, nessun appello, si perde ogni agevolazione.