Sotto la spiaggia di San Basilio, a San Foca di Melendugno, sono già passati cinque miliardi di metri cubi di gas naturale. Operativo appena da dieci mesi, il tanto contestato gasdotto TAP, a sentire il suo Managing Director, Luca Schieppati, avrebbe già portato benefici al mercato italiano. "Un effetto importante, che fa capire come il nostro contributo sia stato rilevante, è proprio quello che, notoriamente i prezzi del gas in Italia, avevano valori del 10% superiore ai prezzo del gas, della borsa del gas, del nord Europa. In Italia abbiamo un mercato che si chiama PSV, Punto di Scambio Virtuale e questo 10% è stato progressivamente annullato con l'arrivo di TAP". Di opera inutile, continuano invece a parlare i no-TAP, con il sindaco di Melendugno, Marco Potì, che in termini di impatto ambientale, arriva a paragonare il gasdotto, alla Xylella. E a nulla sembrano essere valsi i lavori di ripristino dei luoghi garantiti dall'azienda: dalla ri-piantumazione degli ulivi, con quelli malati sostituiti da specie resistenti al batterio, alla ricostruzione dei muretti a secco, per finire con gli interventi sul fondale marino. Le contestazioni, ad ogni modo, appartengono al passato. Il gasdotto c'è, ma non si vede e l'estate appena trascorsa, la prima con il temuto gas sotto la spiaggia di San Foca, è stata ricca di turisti. Turisti che continuano ad animare il piccolo centro Salentino, anche in queste tiepide giornate di fine ottobre.