Il conto dei bonus edilizi hanno superato quota 200 miliardi

28 mar 2024
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Siamo già costretti a rendervi conto delle difficoltà del governo dell'Italia a elaborare la prossima legge di bilancio, che ricordiamo è per l'anno prossimo, siamo solo a marzo, ma tra pochi giorni va presentato il documento di Economia e Finanza e l'esplosione dei costi del superbonus, degli altri bonus edilizi, qua vediamo appunto il costo salito a 114 miliardi di euro del superbonus inaspettatamente con una risalita rapidissima degli ultimi mesi, appunto, costringerà il governo a fare delle scelte, evidentemente. Se noi prendiamo tutti i bonus edilizi, il sismabonus, il superbonus, l'ecobonus, il bonus facciate, siamo arrivati in prossimità almeno di 200 miliardi di euro di spesa dal 2020 ad oggi. Una cifra astronomica e soprattutto rispetto alle stime iniziali che, appunto, una stima che sarà rivista dal documento di Economia e Finanza in un anno in cui rientrerà in vigore il patto di stabilità, che ha delle regole più ferree per i Paesi con un debito superiore al 90% e non fa certamente piacere che la crescita del PIL italiano sia prevista più bassa rispetto a quanto fa il governo, +1,2%, tutti i maggiori istituti internazionali la danno anche quasi alla metà e quindi meno soldi anche dalla crescita per finanziare cosa? Per finanziare la prossima legge di bilancio, perché ci sono 19 miliardi di euro di aiuti stanziati per il 2024 ma che per il 2025 non ci sono più. Parliamo del taglio dell'Irpef, il taglio dei contributi. Quindi questi sono i soldi che servono solo a non far aumentare le tasse o a non far ridurre gli aiuti per le famiglie. E infatti se dovessero saltare il taglio dei contributi, il taglio dell'Irpef sarebbero dolori: 600 euro in più all'anno per tre famiglie su quattro in media, secondo la Banca d'Italia. Perché ricordiamo che questi aiuti, il taglio delle aliquote Irpef, il taglio dei contributi fino a 35 mila euro, il taglio del canone RAI, lo sconto fiscale per le imprese che assumono, il taglio dei contributi per le mamme lavoratrici sono solo per il 2024. Per il 2025 il governo non aveva i soldi e quindi non li ha confermati, staremo a vedere se riuscirà a farlo. Ricordiamoci anche del conto per la Difesa, visto che siamo in tempi difficili da questo punto di vista, 10 miliardi solo per arrivare al 2%. Tutto questo ha un costo. Il costo del superbonus, il costo dei bonus edilizi. Vediamo il confronto con il Portogallo che 10 anni fa aveva un debito pubblico pari al nostro, ora invece si trova sotto il 100%, mentre noi siamo ancora sopra il livello pre Covid. E insomma, questo è un problema evidentemente per i mercati finanziari, che però, per adesso, ancora non sono preoccupati per il nostro debito.

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