Il prezzo del gas fa paura, ha superato appunto soglia 300 euro a megawattora, è un record storico, una soglia psicologica che fa appunto davvero tanto timore. Andiamo a vedere allora questo grafico perché ve lo faccio vedere da, sostanzialmente, un anno e mezzo a questa parte. Vediamo quanto siamo in alto ora rispetto a quanto pagavamo il gas ad aprile del 2021, nel resto di quell'anno, meno di 100 euro a megawattora quindi è davvero aumentato moltissimo. Un grafico molto simile è quello dell'elettricità perché sappiamo che i due prezzi sono decisamente correlati. Nella giornata del 26 agosto gli italiani andranno a pagare quasi 719 euro a megawattora l'elettricità e questo è un prezzo che va direttamente nelle bollette di tutti, delle aziende, delle famiglie se hanno un contratto variabile, quindi se non è un prezzo fisso, insomma, e vediamo anche qua quanto è aumentato rispetto appunto ai mesi scorsi, agli anni scorsi. Cosa può succedere? Beh insomma, il grido d'allarme che arriva dalle imprese, soprattutto da quelle che bruciano il gas per raggiungere alte temperature, è decisamente forte, insomma, vediamo le acciaierie che dicono: "non sappiamo se potremmo riaprire dopo la pausa estiva perché a questi prezzi non conviene più" oppure la produzione della carta che dice: "non riusciamo a trovare delle imprese energetiche che ci facciano i contratti perché anche loro hanno paura che i prezzi cambino troppo e quindi poi di andare a perderci" e ancora, la ceramica è un altro settore molto capito che dice:" il rischio è drammatico, c'è il rischio di bloccare la produzione, perdere valore, perdere i mercati, qualcosa va fatto adesso, non possiamo attendere il nuovo esecutivo". Quindi è anche una richiesta d'aiuto alla politica. Cosa può fare la politica? Beh i tetti e il prezzo del gas, insomma le varie opzioni ne abbiamo parlato tanto, ma c'è poi anche l'opzione, che forse è più rapida ed è già messa sul tavolo dall'Unione Europea, ed è quella di ridurre consumi perché oggi evidentemente la richiesta di gas è troppo alta rispetto a quanto ne possiamo utilizzare, a quanto ce ne arriva e quindi il prezzo appunto aumenta. E quindi questo è un piano per esempio di ENEA, che è un'agenzia pubblica, che dice: "se noi riducessimo di 1 grado i termostati durante l'inverno, accendessimo il riscaldamento un'ora dopo, per esempio, nelle nostre case, e accorciassimo di 15 giorni il riscaldamento dei condomini, perché la sappiamo che molto spesso è un settore regolamentato dai comuni, beh facendo tutto questo potremmo risparmiare circa 3 miliardi di metri cubi che è poco meno di quanto ci servirebbe, in effetti, per questo inverno. Quindi le misure sono sul tavolo, oltre a queste ci saranno delle misure anche per ridurre consumi delle imprese, però insomma dobbiamo evidentemente muoverci perché insomma il piano italiano per ridurre i consumi deve ancora arrivare e su questo il Governo e il ministro Cingolani hanno detto che stanno lavorando.