La prima cosa che volevo dirvi è che noi abbiamo consegnato al Governo formalmente la proposta unitaria sulla Riforma delle Pensioni. Abbiamo chiesto che il confronto che si dovrà aprire, per quello che ci riguarda, deve discutere e affrontare tutte le questioni che dentro quella piattaforma ci sono, quindi non ci interessa discutere di qualche aggiustamento, di qualche tema, ci interessa fare una riforma che corregga tutte le distorsioni, gli errori, i limiti e le disuguaglianze che dentro alla Riforma Fornero ci sono. In questo abbiamo detto che il sistema contributivo deve essere un sistema che contiene al suo interno anche elementi di solidarietà, da qui la questione della pensione di garanzia che riguarda i giovani ma che riguarda tutti quelli che hanno attività discontinue nella loro vita lavorativa ed è un punto centrale. Accanto a questo abbiamo posto il tema di superare la precarietà nel lavoro perché per poter avere una pensione in futuro bisogna avere un lavoro non precario e avere un lavoro retribuito dignitosamente. Abbiamo posto la questione della flessibilità in uscita che vuol dire, da 62 anni la possibilità di uscire, che vuol dire i 41 anni di contributi per poter andare in pensione senza vincoli di età e allo stesso tempo abbiamo posto il fatto che occorre rivedere un sistema che fa dell'aspettativa di vita un elemento medio. L'aspettativa di vita è diversa a seconda dei lavori che vengono fatti e questo deve essere un tema che va introdotto dentro alla cosiddetta Riforma Fornero. Accanto a questo abbiamo chiarito, per quello che ci riguarda, che c'è il problema del lavoro di cura e c'è il problema di riconoscere anche le differenze di genere quindi un sistema che sia in grado di affrontare questo.