Cosa c'è di nuovo nella manovra di bilancio. Continua a far discutere la norma sull'aumento di stipendio dei ministri, che è saltato, lo sappiamo 7200 Euro netti in più al mese che non riceveranno 18 tra ministri e sottosegretari, che non sono parlamentari, mentre rimane approvato un fondo per i rimborsi spese di circa 500mila Euro, ma che è stato ridefinito perché sarà utile solo per gli spostamenti tra Roma e il proprio domicilio. Riceve dei fondi in più invece il ponte sullo stretto che sì nel progetto è in campo circa un miliardo e mezzo di Euro per aumentare la dotazione che evidentemente era ritenuta non sufficiente, arriva a 13 miliardi come recupera un po' di fondi il cosiddetto fondo automotive cioè quello che servirà e serve ad aiutare il settore a uscire dalla crisi perché prima della Manovra questo era dotato di tre miliardi nei tre anni 2025 2026 2027 poi tagliato a 600 milioni un taglio drastico e infine un recupero a 1,8 anche se non equipara la dotazione che era prevista Inizialmente. Nuovi fondi anche per le missioni internazionali 120 milioni previsti nel 2025,ma appunto dicevamo delle pensioni perché per chi lavora Dal 1996 quindi chi è nel regime contributivo c'è una novità in più per andare in pensione a 64 anni quindi già come previsto oggi con 20 anni di contributi, ma oggi per usufruire di questa finestra bisogna avere un reddito particolarmente alto e quindi una pensione di almeno 1600 Euro un assegno importante oggi, tre volte l'assegno sociale, la novità è che per raggiungere questa soglia sarà possibile aggiungere accumulare e tener conto anche della rendita del fondo pensione; cosa vuol dire quella pensioni in qualche modo privata e che si può aggiungere alla pensione pubblica che si riceverà dall'INPS per raggiungere quei famosi 1600 Euro, ma attenzione perché se così sarà i contributi minimi, gli anni di lavoro minimi non saranno più 20 ma 25 e poi 30 anni una misura che quindi per le opposizioni sarà per ricchi cioè per chi guadagna tanto e ha una carriera continua. Stop agli incentivi alle caldaie a gas dal 2025 oggi valgono fra 50-70% del prezzo secondo anche la Direttiva Casa Green. Ricordiamo sempre abbiamo già visto adesso grafico che queste misure per quanto numerose rappresentano solo una piccola fetta dell'intero impianto della manovra che rimane molto simile a quella originaria.