Per dare una spinta all'economia l'Europa vuol far leva sui risparmi dei suoi cittadini. Non si tratta di mettere forzatamente le mani sui conti correnti, ma di creare una serie di misure per convincere chi ha i soldi parcheggiati in banca a investirli. Bruxelles vuole cioè incentivare l'acquisto di strumenti finanziari, mettendo così in circolo quell'enorme massa di denaro immobilizzata nei caveau, stimata in circa 10 mila miliardi di euro, il 70% del totale dei risparmi nell'Unione Europea. L'obiettivo è fare in modo che ci siano più risorse per finanziare l'industria, compresa quella della Difesa, rilanciando la competitività del Vecchio Continente nel solco del piano presentato da Mario Draghi ed Enrico Letta, che vede come necessari investimenti per 7-800 miliardi l'anno. Il progetto, che sarà presentato a Bruxelles mercoledì, prevede numerose misure che richiederanno del tempo per entrare a regime. Una delle prime dovrebbe essere la promozione di conti di risparmio che normalmente prevedono un interesse a fronte di un vincolo temporale sul ritiro dei propri soldi. In pratica un meccanismo simile a quello delle obbligazioni e dei buoni del Tesoro. In questo modo, in cambio di interesse, si possono prestare quattrini a uno Stato o a un'azienda che li utilizzano, ad esempio per sviluppare batterie per auto, tecnologie di Intelligenza Artificiale o nuovi carri armati. Per fare tutto questo Bruxelles vuole semplificare le piattaforme digitali migliorare la scarsa conoscenza finanziaria, ridurre le barriere all'interno, dell'unione nel mercato dei capitali e potenziare le garanzie sulle crisi bancarie con maggiori assicurazioni sui depositi. Sul tavolo anche raccomandazioni sulle tasse che pesano su chi vorrà muovere i propri risparmi. Operazione che ovviamente presenta dei rischi in modo che i rendimenti diventino più attraenti.