Il piatto della legge di bilancio non è ricco e per questo il Governo deve calibrare ogni scelta. In vista del Consiglio dei Ministri che lunedì 16 dovrebbe approvare la manovra, Giorgia Meloni ha convocato con Giancarlo Giorgetti, i capigruppo della Maggioranza per fare il punto sulle prossime mosse. Quel che è certo, è che la finanziaria si muoverà su tre direttrici prioritarie: il taglio del cuneo fiscale in busta paga per il 2024, il sostegno alla natalità e alle imprese. "Piena soddisfazione per quanto riguarda Fratelli d'Italia, dell'avvenuta approvazione della NADEF alla Camera dei Deputati con largo margine. Sarà dedicata, la Legge di Bilancio, a famiglie e imprese, con particolare riferimento e impegno per il taglio del cuneo fiscale." Per poter attingere a risorse aggiuntive, il Parlamento ha dato il via libera allo scostamento di bilancio, in pratica nuovo deficit per 23,5 miliardi fino al 2025, e di fronte alle critiche delle Opposizioni, il Ministro dell'Economia ha replicato: "Si vada a leggere la Legge Costituzionale quando parla di cause eccezionali che hanno gravi ripercussioni e che non dipendono dalle condizioni economiche. Mi sembra che siamo in una situazione come questa." Dopo la guerra in Ucraina, l'altra ipoteca che pesa sulle prospettive economiche, è il conflitto mediorientale e il mantra governativo è da tempo "prudenza". Il Governo incontrerà venerdì le parti sociali e sul tavolo del Consiglio dei Ministri di lunedì, oltre alla Legge di Bilancio e al documento programmatico di bilancio, ci sarà anche il decreto fiscale. Il Movimento 5 Stelle boccia la manovra che non scioglie i nodi più intricati: "Non possiamo condividere l'impianto, non possiamo condividere il contenuto di una manovra economica che non preannuncia nessuna misura per la crescita, per l'investimento di cui ha bisogno il Paese e non risolve neppure il problema del caro prezzi che sta affliggendo l'intera popolazione. Parliamo delle fasce più deboli, ma anche del ceto medio." Per Elly Schlein il Governo ha usato le forbici per tagliare settori vitali. "Avevamo chiesto al Governo degli impegni precisi per la difesa della sanità pubblica ma non abbiamo avuto risposte. Per questo abbiamo votato contro lo spostamento di bilancio e continueremo la battaglia contro i tagli del Governo Meloni e contro le liste di attesa.".