Manovra, carta unica contro evasione fiscale

27 set 2019
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Per spingere gli italiani ad utilizza di più il bancomat e le carte di credito il Governo vuole dare una tessera di plastica a milioni di italiani, con la quale fare la spesa o pagare le bollette. Un borsellino elettronico nel quale mettere i propri soldi che riunirà anche carta d'identità e tessera sanitaria. In questo modo si potranno ricevere i rimborsi che l'esecutivo vuole riservare a chi non utilizzerà il contante, che resta finora il sistema preferito nel nostro Paese per fare acquisti e che facilita l'evasione fiscale. “Non è una carta che dentro ha delle informazioni, è una chiave d'accesso, è come se fosse una chiave, però digitale, che accede ai vari database. Se si perde anzi, essendo una semplice chiave, avremo la facilità di farglielo arrivare di nuovo a casa in un paio di giorni e soprattutto si può bloccare immediatamente al telefono”. Per il sottosegretario all'economia, Alessio Villarosa, nel giro di un anno la carta, che evita banconote e monete, sarà realtà, una sfida ambiziosa per un Paese dove a vent'anni dalla sua istituzione, la carta d'identità elettronica non è ancora in tasca tutti i cittadini. La nuova carta, comunque avrà un ruolo anche nella lotteria degli scontrini, che prevede un bonus al fortunato possessore della ricevuta di pagamento estratta a sorte. “Se paghi con la carta avrai il doppio di probabilità di chi ha pagato in contanti”. Quest'altra misura anti-evasione era stata prevista dallo scorso Governo ma non è stata attuata. Adesso si parla di renderla operativa nei prossimi mesi. Questi tipi di strumenti però non possono essere messi a copertura della manovra, solo quando i soldi vengono realmente incassati si ha la certezza di avere i fondi necessari. La legge di bilancio per l'anno prossimo viaggia oltre i 30 miliardi, dei quali 23 per bloccare l'aumento dell'IVA. I vincoli europei, anche contando la buona predisposizione di Bruxelles verso Roma, sono stretti, il ricorso al deficit, cioè ad una maggiore spesa con soldi da chiedere in prestito ai mercati non potrà quindi superare di molto l'asticella già prevista in primavera. Si può contare sul minor esborso stimato per reddito di cittadinanza e quota 100, nonché sui risparmi che si otterrebbero dal calo degli interessi sui titoli di stato registrato nell'ultima settimana, ma si tratta in tutti i casi di voci piene di incognite, così come è da verificare la quantità di risorse che si potranno trovare con la spending review. Come insegna il passato tagliare gli sprechi è un'operazione facile solo a dirsi.

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