“Abbiamo fiducia nell’acume e nell’intelligenza di Pier Carlo Padoan” dice il commissario Moscovici all’indomani della lettera di Bruxelles in cui si dà una sostanziale apertura alla richiesta del Governo di uno sconto sulla prossima manovra. L’Italia aveva annunciato l’intenzione di procedere a un aggiustamento strutturale dello 0,3%, inferiore dunque allo 0,8% inserito nel Documento di economia e finanza, motivando lo scostamento di circa 9 miliardi con la necessità di bilanciare la messa in sicurezza dei conti con il sostegno alla crescita. La Commissione non ha chiuso, anzi ha proposto quello che Moscovici definisce un ragionamento dicendo, in sostanza, che si può anche procedere con una manovra più leggera ma a due condizioni: che si continui comunque ad abbassare l’imponente debito e che l’Italia riduca contestualmente la sua spesa pubblica. Sull’entità dello sconto concesso, però, Bruxelles non si sbilancia. Nella lettera cifre esatte non sono indicate e Moscovici spiega che il tutto sarà oggetto di una discussione con Roma. Magari non si arriverà alle cifre chieste da Padoan ma la Commissione è pronta comunque a tendere la mano all’Italia, a valutare la legge di bilancio non solo sui numeri ma anche con un approccio qualitativo, ferma restando comunque la necessità che si proceda a uno sforzo definito sostanziale. È una posizione tutto sommato dialogante, apprezzata dal Governo che per bocca del Premier Gentiloni non ha nascosto la sua soddisfazione.