Sì, vediamole queste rivendicazioni che tanto hanno fatto scalpore del Presidente eletto Donald Trump. Partendo dalla Groenlandia che Trump vorrebbe annettere al territorio degli Stati Uniti. Perché? Per la sua posizione strategica. Oggi chiaramente la Groenlandia fa parte del Regno di Danimarca ma in realtà Trump non è il primo Presidente a voler fare questa mossa anche se in tempi più remoti. Perché? Beh, per le sue acque, infatti sono quelle coinvolte nel passaggio a nord- ovest che permette, con soprattutto lo scioglimento dei ghiacci, di passare, di navigare da Rotterdam dall'Europa verso la Cina e il Giappone. E poi anche perché con l'Islanda e il Regno Unito compone quel varco, quella strettoia marittima, che diventerebbe molto strategica nel caso di un conflitto con la Russia. E non è un caso, appunto che in Groenlandia già oggi esista una base militare americana molto rilevante. Cosa c'è in Groenlandia oltre a questo? Beh, in realtà ci sono una marea di materie prime che sono sommerse dal ghiaccio. Infatti fino ad oggi i tentativi di reperirle e di sfruttarle non sono andata a buon fine. Pensate 31,4 miliardi di barili di petrolio e anche di gas e riserve di 43 minerali critici sui 50 esistenti. Se vogliamo fare un esempio sotto questa montagna, siamo a Narsaq, si trovano, si stima si trovi un quarto delle riserve mondiali terre rare, essenziali per la transizione energetica e quindi evidentemente Trump spera di sfruttarle. Secondo fronte aperto quello che riguarda il Canale di Panama, costruito in effetti dagli Stati Uniti nel 1914, poi ceduto con un trattato a Panama alla fine del secolo scorso, evidentemente il tentativo di Trump a sparare alto potrebbe servire a ridurre i costi di transito, che sono molto aumentati, pensate mezzo milione di dollari costa il transito per una nave di grandi dimensioni. In aumento perché con la siccità i transiti dal Canale di Panama si sono via via ridotti e questo ha aumentato i costi. Terzo fronte aperte è quello con la Nato. Perché Trump dice non dovete spendere il 2%, dovete prendere il 5% per la difesa. Chi lo fa oggi? Nessuno, neanche gli Stati Uniti che l'ultima volta che hanno speso tanto era il 1992. L'Italia è sotto, addirittura, al 2%, all'1,5 in percentuale al PIL. Abbiamo fatto i conti in tasca, quanti soldi dovremmo spendere per avere una soglia simile? 110 miliardi di euro all'anno. Tre volte tanto quanto spendiamo oggi.