L'uscita dalla pandemia e la riduzione del sostegno al reddito per troppi ha significato sprofondare nell'abisso dell'indigenza. A descrivere i contorni di una tragedia sociale sono i numeri: 5 milioni e 600mila persone sono sotto la soglia della povertà, quasi il 10% della popolazione. In questo difficile contesto si inserisce l'iniziativa di Banca Ifis che ha donato alla Fondazione Banco Alimentare €1 milione. Attraverso la rete capillare dei 7.600 enti caritativi che collaborano con il Banco servirà a distribuire 10 milioni di pasti per famiglie e persone in gravi difficoltà che non riescono a soddisfare i bisogni primari come l'alimentazione. "Il nostro sistema è un sistema di inclusione sociale in cui vogliamo unire al profitto attività che generano un impatto positivo sulla società, le comunità e le persone". Il 2023 ha fatto registrare un aumento delle richieste di aiuto al Banco Alimentare. Il 2024 si annuncia non meno drammatico. Sarebbe sbagliato pensare che la povertà riguardi solo la figura del senzatetto, ormai ha raggiunto strati della popolazione che anche con un lavoro non riescono ad avere una vita dignitosa. "È un contributo sicuramente significativo. Ahimé non certo.. niente e nessuno sarà mai risolutivo. Ormai tante famiglie con un lavoro, non dobbiamo avere in mente il clochard con le due borse della spesa in cui c'è dentro tutta la sua vita, è il povero della porta accanto. Io è qualche anno che ormai la chiamo così".