Dopo giorni di voci e polemiche arriva l’ufficialità sui nuovi vertici delle grandi società partecipate dallo Stato. Le previsioni vengono rispettate, sia nelle conferme in Eni ed Enel, sia rispetto alle novità alla guida di Poste e Leonardo. Quest’ultima, la ex Finmeccanica, vede l’addio di Mauro Moretti, sostituito come ad da Alessandro Profumo, mentre resta alla presidenza Gianni De Gennaro. Inevitabile che abbia pesato su Moretti la recente condanna in primo grado a sette anni per la strage ferroviaria di Viareggio, mentre riguardo ai risultati conseguiti come manager, lo stesso Tesoro li riconosce sia in Ferrovie che alla guida di Finmeccanica. In ogni caso, ora è il turno di Profumo, già numero uno di UniCredit e Presidente del Monte dei Paschi di Siena, che dal settore bancario passa a quello per lui nuovo della difesa. L’altra novità di peso, poi, è il benservito dato a Francesco Caio. Qui arriva come ad Matteo Del Fante, finora alla guida di Terna. Alla presidenza, poi, Maria Bianca Farina sostituisce Luisa Todini. Anche Caio e Todini incassano il ringraziamento del Governo per i risultati conseguiti, ma sembra aver inciso la diversità di vedute sulla gestione di alcune operazioni. Siamo al capitolo delle conferme: all’Eni restano sia l’ad Claudio Descalzi, che la presidente Marcegaglia. All’Enel un altro ticket ribadito al vertice: l’amministratore Starace e la presidente Patrizia Grieco. Infine all’Enav, l’ente di assistenza al volo. Qui incassa un nuovo mandato l’ad Roberta Neri, mentre cambia il presidente e arriva Roberto Scaramella, da sempre nel settore aeronautico. Il Tesoro ha indicato le liste degli interi cda delle partecipate, che saranno nominati man mano tra aprile e metà maggio.