Quali ripercussioni avrà il caro bollette? Oltre alla stangata per luce e gas che ci attende da ottobre, ci saranno altre conseguenze sulle nostre tasche. Molto dipende da quanto durerà la corsa dei prezzi di gas e petrolio, trascinati dalla ripresa economica e che probabilmente continuerà nei prossimi mesi. Uno degli effetti più temuti è l'inflazione, già in risalita. Il Governo sta lavorando a un intervento duraturo per cambiare faccia alla bolletta, lo conferma il Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani. Nel mirino dovrebbero esserci le voci che in fattura non sono legate direttamente ai consumi. Oltre alle tasse ci sono, per esempio, la gestione del contatore, gli incentivi per le rinnovabili, lo smantellamento delle centrali nucleari. L'idea quindi è di mettere mano a questi balzelli anziché intervenire all'occorrenza, come fatto finora, per alleggerire la fattura. Ma se quei soldi non entrano dalle bollette, lo Stato deve trovarli da un'altra parte. Degli ultimi tre miliardi e mezzo stanziati a questo scopo, circa la metà arrivano dagli aiuti contro la pandemia rimasti inutilizzati. C'è anche il taglio dell'Iva per il gas, altre voci minori e 700 milioni provenienti dai permessi che le imprese e i produttori di energia, pagano per poter continuare a utilizzare combustibili inquinanti. Questo meccanismo, pensato per proteggere l'ambiente, ha quindi due effetti contrapposti: da un lato contribuisce ad alzare il prezzo dell'energia, la stima è che ogni 10 euro di aumento, due derivino dal prezzo sempre più alto di questi costi, dall'altro fa entrare nelle casse dello Stato soldi utili ad abbassare le bollette. Nei primi otto mesi di quest'anno, lo Stato ha ricavato 1,6 miliardi, più che nell'intero 2020. Una cifra in crescita dunque e che in futuro potrebbe essere usata, in maniera più consistente, per ridurre il peso del conto energetico.