Ponteggi montati e nessun operaio al lavoro. Cantieri fermi, molte imprese non riescono più a far quadrare i conti spesso a causa dei forti rincari nelle materie prime. "Le merci sono aumentante omogeneamente tutte, prodotti per le facciate, per isolamenti in maniera esponenziale. Ferro, legno, tutti i materiali per l'edilizia diciamo tradizionale compreso tutti i prodotti nel settore della ceramica, quindi per l'habitat casa". Gli aumenti ricadono a catena dal fornitore al committente passando per l'impresa edile. "Sono stati anche coinvolti tutti quei prodotti che richiedono anche la lavorazione quindi tutti i lavori cementizi intonaci, un balzo almeno del 30, 40, fino anche a 200 %. Noi stabiliamo un prezzo, chiudiamo quel prezzo e poi a un certo punto è arrivato a metà lavorazione ci troviamo la fornitura aumentata e quindi questo non ci permette di rientrare con le spese all'interno del computo metrico". "Su condomini di 80 condomini parliamo di milioni. Ad oggi siamo partiti con 75 cantieri, 25 già li abbiamo completati ultimati e io magari sono riuscito a trovare soluzioni di liquidità di banche di aiuti di Fondi miei personali in famiglia, ma ci sono altre imprese anche più o meno piccole con 5,10 cantieri bloccati, con i ponteggi montati, non riescono andare ne avanti né indietro". Paura e incertezza dovute secondo gli imprenditori non solo ai rincari. "Noi ancora attendiamo pagamenti con la cessione del credito di lavori completati settembre ottobre 2021 e parliamo di svariati milioni, non parliamo di centinaia di migliaia di euro. Questo poi naturalmente ha rallentato le lavorazioni, nel frattempo sono aumentati i costi, quindi abbiamo trovato doppie difficoltà. Ad oggi non c'è chiarezza perchè siamo sempre a un nuovo decreto, a un aggiornamento della legge, sempre lì in ansia".