Anche nel 2022 gli italiani potranno continuare a ristrutturare casa migliorando l'efficienza energetica sostanzialmente gratis. La legge di bilancio in discussione alla Camera dei Deputati contiene, infatti, alcune conferme per il super bonus 110%. Le case unifamiliari potranno continuare essere ristrutturate con soldi dei contribuenti per tutto il 2022, a condizione che entro fine giugno sia stato completato almeno il 30% dei lavori; mentre i limiti di reddito presenti nella prima versione della legge di bilancio sono stati eliminati, potranno godere del super bonus più a lungo invece i condomini che godranno dello sconto pieno al 110% fino alla fine del 2023; da allora il beneficio si ridurrà gradualmente al 70% nel 2024, e al 65 nel 2025 per una spesa pubblica complessiva di circa 33 miliardi di euro. È dunque probabile che continueremo ad assistere alla sfrenata corsa alle ristrutturazioni, secondo gli ultimi dati sono quasi 70 mila i cantieri finanziati con il superbonus, con una forte accelerazione durante l'estate; vale dire poco meno del 1% di tutti gli immobili residenziali presenti in Italia. Tanto che le ditte edili rischiano di non riuscire a soddisfare la domanda, secondo ANCE l'anno prossimo tra opere del PNRR e ristrutturazioni il settore non riuscirà a trovare 265.000 addetti necessari a portare a termine i lavori in tempo. La legge di bilancio ha anche confermato le misure che più hanno semplificato i bonus per l'edilizia vale dire lo sconto in fattura e la possibilità di cedere il credito ad una banca, meccanismi che però hanno richiesto un check-up visto i numerosi tentativi di abusi scoperti dall'Agenzia delle entrate. Valgono ben 4 miliardi di euro i crediti cedibili bloccati dal Fisco per tentate frodi relative a tutte le agevolazioni nel settore delle costruzioni e non solo al super bonus; per capirci più di 10 volte tante quelle dettate dai beneficiari del reddito di cittadinanza.