Sì come cambierebbero i rapporti tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea dipende ovviamente da chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca. Partiamo da Trump, partiamo da una delle promesse principale della piattaforma repubblicana: aumentare i dazi le tariffe, le tasse sulle importazioni da tutto il mondo, almeno del 10% 10 punti percentuali. Questo è ciò che accadrebbe anche sui prodotti Made in Europe, guardate si passerebbe da un 2,5% sostanzialmente a oltre il 12 un mercantilismo che torna e tornerebbe in auge tutto questo che effetto avrebbe sul PIL dell'eurozona? Lo dice una stima di Goldman Sachs un calo del PIL del - 1% rispetto alle previsioni e non parliamo di una recensione ma comunque di un rallentamento di un punto percentuale, soprattutto per chi? Soprattutto per i Paesi che esportano e in testa ci siamo noi l'Italia questo guardate sono i Paesi dove abbiamo venduto più Made in Italy nei primi mesi del 2024, gli Stati Uniti sono al secondo posto l'Italia è un Paese manifatturiero, trasformatore, quindi sarebbe uno di quelli che più sarebbe danneggiato da questa misura seconda proposta forte di Trump evidentemente ridurre gli aiuti all'Ucraina o comunque ridurre l'esborso americano per gli aiuti a Kiev e guardate sostanzialmente mancherebbe quella barra in rosso e quindi anche qua Goldman Sachs ci aiuta ci fa i conti in tasca, sostanzialmente l'Unione Europea tra raggiungere il 2% quello che oggi manca e compensare il calo degli aiuti americani all'Ucraina, dovrebbe sborsare 80 miliardi di euro in più ogni anno. Cosa potrebbe fare invece il candidato possibile Presidente se fosse Democratico, ancora non sappiamo il candidato ovviamente quindi possiamo solo basarci sugli ultimi anni di Biden che non sono stati rose e fiori per l'Unione Europea anzi è per esempio l'Inflation Relaction Act questo piano da quasi 400 miliardi di dollari prevedeva e prevede tuttora uno sconto per l'acquisto di auto elettrica solo però se assemblato in Nord America solo se utilizza minerali critici provenienti dagli Stati Uniti per la maggior parte, una batteria anche questa assemblata in Nord America o nei Paesi che hanno accordi con gli Stati Uniti e queste misure sono state chiamate discriminatorie dalla stessa Commissione Europea. Altro esempio il fatto che grazie a questi sussidi generosi americani per esempio l'azienda Meyer Burger ha deciso di chiudere la sua fabbrica di pannelli solari in Germania la più grande del continente e aprirne due negli Stati Uniti quindi evidentemente America First, non è solo un mantra di Trump ma anche del partito Democratico, qualunque sia il suo candidato.