Una volta montato occuperà un'area di 5.500 metri quadrati e potrà ospitare fino a 500 posti letto. Le dimensioni ricordano un capannone industriale o un padiglione fieristico, ma si tratta del mega ospedale da campo donato dall'Emiro del Qatar all'Italia e destinato alla Protezione Civile della Regione Veneto. Alla struttura, in fase di allestimento nel padovano, nell'area dell'ospedale di Schiavonia, uno dei primi Covid Hub della Regione, lavorano Associazione Nazionale Alpini, Aeronautica Militare, Protezione Civile e Vigili del Fuoco. “L’Aeronautica in questo tipo di attività è addestrata e abituata al dispiego di questo tipo di strutture, in quanto sia addestra 365 giorni all’anno, ed è stata già impegnata in questo tipo di attività”. Per il trasporto dell'ospedale sono serviti sette aerei cargo della Qatar Ari Force da Doha a Verona. “Una volta che siamo partiti, anche da parte dell'Esercito del Qatar, siamo andati molto bene, ci siamo compresi e poi i lavori hanno preso il ritmo che mi aspettavo per un tipo di struttura di questo tipo”. L'emergenza sanitaria causata dal coronavirus sembra rallentare, ma l'ospedale da campo, del valore di diverse decine di milioni di euro tra strutture, impianti e macchinari ospedalieri di ultima generazione, resterà a Schiavonia fino al prossimo autunno per fronteggiare, se ci sarà, una seconda ondata di contagi. Poi, una volta smontato, resterà a disposizione in caso di calamità. “L'obiettivo è di portare a termine una struttura che può essere sicuramente riutilizzabile in un futuro e in emergenze diverse anche da questa qui, che è un'epidemia, sicuramente terremoti e alluvioni. Quindi ci stiamo concentrando sul fatto di creare una struttura modulare”.