Maratona Berlino, rilasciati i sei sospettati

09 apr 2018
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Frequentavano gli stessi ambienti a cui apparteneva Anis Amri le sei persone arrestate a Berlino, dove è stato sventato un attacco alla Mezza Maratona. O almeno così pensavano gli investigatori, che oggi, invece, le hanno rilasciate. Nessun stringente indizio di reato e nessuna convalida dell’arresto per i presunti islamisti, fermati con l’accusa di voler attaccare a colpi di coltello partecipanti e spettatori della Maratona. Né nelle loro auto né nei loro appartamenti sono state trovate tracce di esplosivi, come pure era stato detto da fonti di stampa. Ad almeno due dei sei fermati, tutti tra l’altro molto giovani, tra i 18 e i 21 anni, era stato anche attribuito un legame con la cerchia di Amri, l’attentatore tunisino responsabile dell’attacco al mercatino di Natale avvenuto a Berlino nel dicembre 2016, che fece 12 vittime e che poi venne ucciso in Italia dalla polizia. Uno dei sei fermati, il principale sospettato, l’uomo con i coltelli, era tenuto d’occhio da un po’ di tempo, pedinato costantemente nelle ultime settimane. Gli inquirenti erano stati allertati da alcune circostanze, indizi che facevano sospettare un attentato imminente. Dopo l’attacco di Münster, che sembrava avere una matrice terroristica, almeno nelle prime ore, stavolta le forze dell’ordine hanno deciso di giocare d’anticipo, a dimostrare quanto sia alta l’allerta nel Paese.

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