Ci sia lavoro per tutti, ha chiesto Papa Francesco nella festa del 1° maggio, un lavoro degno e giustamente retribuito. Basta con lo sfruttamento. qui da noi, pensa ai lavoratori, ai giornalieri, se tu li fai lavorare per una retribuzione minima, pensa alla domestica che non ha una retribuzione giusta, che non ha opere sociale di sicurezza, che non ha capacità di pensione, ogni ingiustizia che si fa su una persona che lavora è calpestare la dignità umana. Il 1° maggio è significativamente il giorno scelto dalla Chiesa italiana, su iniziativa della Cee per fare alle 21 nel santuario di Caravaggio, zona particolarmente colpita dalla pandemia, un solenne atto di affidamento dell'Italia alla Madonna, in questo tempo di coronavirus e Papa Francesco nella messa mattutina, nella residenza Santa Marta, parla del lavoro che manca o che è sottopagato, della sua necessità per avere una vita dignitosa, ricorda la barbarie della schiavitù degli africani ben conosciuta nel suo continente di origine ma non è solo, dice, storia del passato, anche oggi ci sono tanti schiavi nel mondo del lavoro, malpagati, sfruttati anche qui in Italia. Oggi ci uniamo a tanti uomini e donne credenti e non credenti che commemorano oggi la giornata del lavoratore, la giornata del lavoro, per coloro che lottano per avere una giustizia nel lavoro, per coloro che, imprenditori bravi, che portano avanti il lavoro con giustizia, anche se loro perdono.