11 settembre, la guerra al terrore non può dirsi finita

10 set 2022
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E' la guerra più lunga che sia mai stata combattuta dagli Stati Uniti. Ha sconvolto gli equilibri geopolitici mondiali, ha visto due conflitti dal bilancio fallimentare e forse, non si è nemmeno conclusa. La "War on Terror", definita così da George W Bush, all'indomani del 11 settembre del 2001, in effetti ha cambiato nome con Obama nel 2009, con un più generico "Overseas Operations", ma certamente non ha visto una sua conclusione. Ce lo conferma Lorenzo Vidino, Direttore del programma sull'estremismo alla George Washington University: "Gli avvenimenti che si sono succeduti dal 2001 sono innumerevoli, è chiaro che se l'obiettivo era quello di sconfiggere totalmente il terrorismo jihadista come fosse un po' ingenuamente Bush diceva subito dopo l'11 settembre, questo non è successo. Il terrorismo jiahdista esiste, esiste ancora ha avuto in questi anni dei picchi, degli alti e bassi, pensiamo solo alla dichiarazione del califfato l'Isis sembra molto tempo fa ma era solo il 2014, 2015, che occupava una buona parte di Siria e Iraq che spargeva il terrore in tutto il mondo, occidente incluso". Il terrorismo islamico insomma esiste ancora, Al Qaeda ha perso i suoi leader più rappresentativi, come Bin Laden e Al Zawahiri però in alcune zone del pianeta come lo Yemen, la Somalia e l'Africa subsahariana ha guadagnato molto terreno. Discorso analogo va fatto per l'Isis, nato come costola impazzita di Al Qaeda che ha visto la morte del suo fondatore Al Zarqawi e del suo capo carismatico lo sceicco nero Al Baghdadi, ma in molte aree del Medioriente come Iraq, Siria, Afghanistan, è ancora presente e fa proseliti. Ne deve ingannare che l'Occidente negli ultimi anni sia stato colpito in misura minore. "lo stesso discorso: morte di Bin Laden, si pensava che il jihadismo fosse morto, un anno dopo l'inizio delle primavere arabe o meglio deriva delle primavere arabe, il jihadismo rifiorisce e va a impiantarsi con uno Stato all'interno del mondo arabo. Quindi è difficile dire che il movimento sia in fase di una crisi permanente, però è stato detto spesso, penso che sia difficile dirlo" Certo il terrorismo islamico è cambiato, ma la sua missione no. Il jihad globale, un obiettivo ambizioso quello di piegare tutto il mondo sotto un unico califfato, secondo i dettami dell'islam più radicale, ma se in questi ultimi 20 anni abbiamo imparato una lezione, è che noi abbiamo gli orologi loro il tempo.

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