Venti anni dopo il World Trade Center è un posto ancora più vivo. Dove morirono quasi tremila persone oggi ci sono nuovi grattacieli, molti più residenti, negozi e ristoranti. Ci sono però soprattutto due enormi piscine, dove una volta sorgevano le torri gemelle con iscritti i nomi delle 2.977 vittime dell'attacco terroristico dell'11 settembre 2001. Fin dal giorno dopo l'America è andata avanti ma non ha mai dimenticato e non dimentica. Anche se questo anniversario è un po' diverso da tutti gli altri, perché l'attuale Presidente può dire di aver messo fine alla guerra iniziata per rispondere all'attentato. Joe Biden sarà qui a New York, insieme al predecessore Obama, per onorare la memoria di coloro i quali morirono sotto gli edifici più imponenti e simbolici degli Stati Uniti, prima di volare dove i terroristi di Al Qaida fecero schiantare gli altri due aerei dirottati quel giorno sul Pentagono e in Pennsylvania. Qui parteciperà a una commemorazione anche George W. Bush, il presidente che cominciò la guerra in Afghanistan, che Biden ha concluso, mentre l'ex presidente newyorkese Donald Trump sarà invece in Florida a commentare un match di boxe. A ricordare la giornata della più grave tragedia mai subita dagli Stati Uniti sono dedicate mostre, concerti e il Requiem di Verdi alla Metropolitan Opera, mentre al tramonto due fasci di luce faranno svettare nel cielo di New York le torri gemelle ancora una volta.