Aeroporto di Amburgo: sono da poco passate le 12 quando succede tutto questo. Nell’area ritiro bagagli c’è un odore molto forte. Qualcuno inizia a stare male: bruciori agli occhi e alla gola, difficoltà a respirare, nausea. Sul posto arrivano decine di mezzi di soccorso. Lo scalo resta chiuso per più di un’ora. Il traffico aereo interrotto, le strade d’accesso bloccate, il servizio metropolitana sospeso. Centinaia di passeggeri aspettano fuori dai terminal a temperature sotto lo zero. Alle 13.45 la polizia federale, via Twitter, comunica: emergenza rientrata. Alla fine saranno sessantotto gli intossicati, nove ricoverati in ospedale. I vigili del fuoco fanno sapere: “È stata una sostanza tossica, probabilmente spray al peperoncino, diffusa attraverso l’impianto dell’aria”. Alcuni media locali riferiscono di una cartuccia di gas irritante recuperata in un bidone della spazzatura all’interno dell’aeroporto. Viene aperta un’inchiesta. Le autorità locali chiariscono: “Non si è trattato di un atto terroristico”. La tensione nel Paese è sempre alta dopo l’attentato dello scorso 19 dicembre al mercato di Natale di Berlino. In questo contesto è stato eletto, a maggioranza assoluta alla prima votazione, dodicesimo Presidente della Repubblica Frank Steinmeier, socialdemocratico, ex Ministro degli esteri, noto per la sua indole da mediatore ostile ai populismi, anti-Trump per eccellenza. Nel suo primo discorso da Capo dello Stato ha dichiarato: “La Germania continuerà a essere un’ancora di speranza in tutto il mondo”. Il Cancelliere Angela Merkel ha commentato: “Sarà un Presidente eccellente, in tempi difficili”.