Afghanistan: Biden tutti uniti con i nostri alleati

21 ago 2021
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"Negli ultimi giorni ho parlato direttamente anche con Mister Johnson, il Primo Ministro britannico, Angela Merkel e il Presidente Macron e tutti siamo d'accordo di convenire l'incontro del G7 la prossima settimana, così che le più importanti democrazie del mondo passano coordinare uno sforzo per come continuare i nostri sforzi in Afghanistan. Siamo tutti uniti con i nostri partner per portare avanti la missione". Con circa 50 minuti di ritardo il Presidente americano Joe Biden arriva in conferenza stampa per dire che sul terreno, all'aeroporto di Kabul, sono stati compiuti significativi progressi, che dal 14 agosto 13.000 persone sono state evacuate e che 6.000 uomini sono sul campo per garantire che nessun americano rimanga indietro. Il Commander in Chief vuole mantenere gli impegni: vi riporteremo a casa, dice. Ma poi aggiunge: non posso garantire l'esito finale. Sta correndo un rischio enorme l'Inquilino della Casa Bianca, mentre immagini e racconti degli inviati testimoniano una situazione che rischia di esplodere da un momento all'altro. Nel giorno in cui si è tenuto un vertice straordinario dei Ministri degli Esteri della NATO, Biden sottolinea la sintonia con gli Alleati del Patto Atlantico. Tutti sapevano, assicura, e tutti erano allineati anche al recente G7 in Cornovaglia. Ma se il Presidente garantisce che la credibilità dell'America non è stata messa in discussione, la stessa sensazione non si coglie dall'altra sponda dell'Atlantico. La frattura c'è e va rimarginata, per questo dopo le parole sferzanti dell'Alto Rappresentante UE Josep Borrell nella giornata di giovedì, parole di unità sono state pronunciate e sottolineate dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen prima e dal segretario della NATO Jens Stoltenberg nelle ultime ore. Uniti, America ed Europa, lo sono e lo devono essere contro la minaccia terroristica: i talebani, intima Stoltenberg, sono avvisati. "Gli occhi del mondo sono sull'Afghanistan in questo momento. Ci aspettiamo che i talebani mantengano il loro impegno, assicurando che l'Afghanistan non diventi di nuovo un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale". Ma è un'unità che, come spesso accade, gli europei interpretano in maniera diversa da quello che auspicherebbe l'America. Prova ne è la visita di Angela Merkel al Presidente russo Vladimir Putin, perché la Cancelliera, e non solo lei, né è convinta: non si può prescindere dalla Russia quando si parla di Afghanistan.

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