Il 17 ottobre 2024, poco più di un anno dopo l'inizio di uno dei conflitti più sanguinosi nella storia moderna del Medio Oriente, l'ideatore degli attacchi del 7 di ottobre e leader politico oltre che militare di Hamas, da poco più di due mesi, Yahya Sinwar è stato annunciato morto dall'Esercito israeliano in uno scontro quasi casuale secondo le ricostruzioni dell'Esercito avvenuto il giorno prima nel sud di Gaza a Rafah. Una divisione della fanteria israeliana aveva aperto il fuoco contro tre uomini armati iniziando un combattimento via terra conclusosi con il bombardamento dell'edificio in cui tre operativi di Hamas avevano presumibilmente cercato rifugio. Lì la scoperta che uno dei corpi poteva essere effettivamente quello di Sinwar, ci sono volute circa 24 ore per confermare la notizia in maniera ufficiale. Il trasporto del corpo in Israele per le prove del DNA e forensi hanno poi tolto ogni dubbio: Sinwar è morto. Per molti questo significa un nuovo capitolo della guerra dentro Gaza e potenzialmente nella regione tutta, ma un capitolo tutt'altro che scontato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu parla della fine di un tiranno rivolgendosi ai gruppi armati dentro l'enclave: "Depositate le armi e ridateci sugli ostaggi ed in cambio vi lasceremo andare in esilio." Nonostante parte della popolazione civile di Gaza stia tenendo il fiato sospeso sperando in una fine della guerra, il proseguo del discorso di Netanyahu non lascia intendere la fine delle ostilità. "... Abbiamo fatto in questo momento è mettere fine a questo conto aperto nei suoi confronti, ora però la battaglia non è terminata. Cari familiari degli ostaggi questo è un momento molto molto importante di questa guerra, noi continueremo con tutte le nostre forze fino al momento in cui gli ostaggi rimasti che noi amiamo e che voi amate saranno riportati a casa." Per larga parte della popolazione israeliana la morte di Sinwar viene accolta con giubilo, le famiglie degli ostaggi scendono subito in piazza per mettere pressione sul Governo in merito ad un accordo per riportare a casa i propri cari. Ma Sinwar era fino ad oggi la controparte principale per i tentativi fallimentari per raggiungere un cessate il fuoco. Molto dipenderà da come il vuoto di potere lasciato dalla sua morte sarà colmato o non da Hamas, in una cornice internazionale in cui un accordo per la governance dentro la Striscia di Gaza tra Israele e i partiti palestinesi e i più importanti Paesi mediatori arabi, sembra ancora molto lontano.