Le operazioni di evacuazione coinvolgono diverse categorie di persone ma in questo momento l'obiettivo principale è di tutelare e di evacuare i civili afghani. Ed è per questo che, dopo il precipitare della crisi negli ultimi giorni, il coordinamento tra la Farnesina e la Difesa che era già ovviamente in atto, in modo intenso, visto la complessità del contesto afghano, è stato immediatamente riadattato. Con l'obiettivo, fin da subito, di mettere in campo e dispiegare un ponte aereo che permette di raggiungere questo obiettivo. Per fare questo tipo di lavoro, chiaramente è necessario un lavoro di squadra tra le diverse istituzioni che lo rendono possibile, quindi solo gli Esteri ma la Difesa, i servizi d'informazione. E in questo modo grazie al lavoro del team del Generale Faraglia, al lavoro dei paracadutisti, alla Folgore che ci hanno raggiunto l'altro ieri notte, quello dei Carabinieri dell'ambasciata del primo e del settimo reggimento, abbiamo potuto mettere letteralmente in salvo un numero consistente di attivisti, tra cui Zahra Ahmadi, attivista per i diritti delle donne o figure evidentemente in pericolo, come le donne del centro medico di Herat della Fondazione Veronesi. Quello che posso dire è che l'impegno della Farnesina è di non lasciare indietro nessuno.