Anche il Regno Unito conta le sue vittime nell'attacco terroristico all'aeroporto di Kabul. Tre cittadini britannici, tra cui un minore, hanno perso la vita. A darne la notizia il Ministero degli Esteri, nelle stesse ore in cui la Royal Airforce sta compiendo le ultime evacuazioni. Uno dopo l'altro i Paesi europei e non solo stanno lasciando l'Afghanistan con una consapevolezza: nonostante l'incredibile sforzo profuso in una disperata corsa contro il tempo e sotto la minaccia di attacchi terroristici saranno molti gli afghani lasciati alla mercè dei talebani e dell'Isis. Abbandonati di fatto, anche se la diplomazia è al lavoro per garantire passaggi sicuri nei Paesi limitrofi, Iran e Pakistan soprattutto, ma anche Tagikistan e Uzbekistan. L'ONU stima che mezzo milione di profughi cercherà riparo all'estero entro la fine dell'anno. E il quotidiano britannico Guardian da già notizia di un'afflusso senza precedenti al confine con il Pakistan. Il Times ha raccontato l'incredibile vicenda di documenti appartenenti a sette collaboratori afghani dell'Ambasciata britannica lasciati per errore all'interno della sede diplomatica. Una leggerezza che sarebbe potuta essere fatale. I sette sono stati portati in salvo, ma è lo stesso Ministro della Difesa Ben Wallace a dire che un altro migliaio resteranno indietro. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tornato a parlare con la Cancelliera Angela Merkel sulla gestione dei flussi migratori. La Turchia attende l'arrivo di 300.000 afghani, mentre continua a dialogare con i talebani. Per martedì prossimo è prevista una riunione straordinaria dei Ministri degli Interni della UE dedicata a questa emergenza, ma ancora una volta una linea comune non si trova.