Afghanistan, Usa: ritiro completo entro fine agosto

18 ago 2021
Dettagli

Tre basi americane già pronte ad accogliere 22.000 profughi. Fino a 9.000 persone evacuabili ogni giorno. 4.000 militari a vigilare sulla sicurezza dell’aeroporto di Kabul, già riaperto ad alcuni voli commerciali, più altri 2.000 rinforzi in arrivo. Infine migliaia di visti speciali per chi vuole scappare. 2021, fuga dall’Afghanistan: il governo degli Stati Uniti prova così a governare il caos e rimediare alla pioggia di critiche mondiali per aver lasciato il Paese in mano ai talebani ritirando le truppe dopo vent’anni di guerra. La nostra missione era compiuta, ha detto con sincerità disarmante il Presidente Biden, e non avevamo più interessi. Così gli studenti coranici, i fondamentalisti islamici che ospitarono Bin Laden e Al Qaeda e che all’epoca furono scacciati, sono tornati nello spazio di pochi giorni facendo ripiombare l’Afghanistan nel terrore della Sharia. Dall’ex Presidente Bush, che subì l’attacco dell’11 settembre 2001 e ordinò la guerra, fino ai principali quotidiani americani, arriva l’appello alla Casa Bianca affinchè ora almeno non lasci soli gli afghani che hanno collaborato con gli alleati e i giornalisti che rischiano ritorsioni. Parallelamente alla ritirata logistica, entro il 31 agosto, è quindi cominciato il lavoro diplomatico: dopo che per primi Cina e Russia hanno teso la mano ai futuri governanti, anche le Autorità statunitensi hanno concesso il beneficio del dubbio ai talebani che oggi cercano legittimazione internazionale, si professano evoluti e promettono che non lasceranno spazio alle organizzazioni terroristiche. L’Intelligence statunitense, sotto accusa per averne clamorosamente sottovalutato il ritorno, fa trapelare che in realtà poche settimane fa aveva sollevato dubbi sulla capacità delle forze armate afghane di contenerli. Il Dipartimento della Difesa ha quindi annunciato una revisione della valutazione del rischio nel Paese, anche se, senza più uomini sul campo, raccogliere informazioni sarà difficile. La verità è che contro i talebani, oggi, gli Stati Uniti hanno solo un’ultima arma da giocare: sono i miliardi di dollari che il precedente Governo aveva messo a riserva in America e che Washington ha già congelato. Soldi che servono per comprare il consenso popolare e restare al potere.

Guarda Altri
In un video diffuso dall'IDF gli ultimi istanti di Sinwar
00:00:47 min
6 video
La cometa Tsuchinshan-ATLAS
Israele annuncia ufficialmente morte leader di Hams Sinwar
00:02:23 min
Zelensky presenta a Consiglio Ue il "piano per la vittoria"
00:00:43 min
Morte Sinwar, la reazione dei palestinesi e dei parenti degli ostaggi rapiti
00:01:08 min
Kamala Harris: con morte Sinwar può finire guerra a Gaza
00:00:17 min
Netanyahu: gran giorno ma la guerra non è finita
00:00:41 min