Nascosto nella città che non dorme mai, il killer di Brian Thompson è ancora in fuga. Un video di sorveglianza lo ritrae mentre, poco prima delle 7:00 di mattina, si avvicina alla sua preda. Volto semicoperto, cappuccio, zaino grigio, in mano ha una 9 millimetri dotata di silenziatore. Colpisce alle spalle, la vittima si volta e cade a terra, lui infierisce e poi si allontana calmo, e infine inizia a correre. Dalla 54esima strada il killer si sarebbe diretto a Nord, prendendo una bici elettrica a noleggio ed entrando a Central Park. È proprio la scia digitale della bici in affitto a poter dare delle risposte. Il mezzo sarebbe stato parcheggiato in uno stallo dell'Upper East Side. Grazie alle telecamere, la polizia sta ricostruendo gli spostamenti del killer anche prima degli spari: un caffè, poi una telefonata. Per ora c'è un'unica certezza: è stato un agguato premeditato. Per Thompson non c'è stato nulla da fare, è morto in ospedale poco dopo l'agguato. 50 anni, amministratore delegato di una delle più grandi aziende di assicurazioni sanitarie d'America, era a New York per l'assemblea degli investitori. Si spostava senza scorta, ma adesso la moglie rivela: di recente aveva subito più di una minaccia.