Di fronte alla grave minaccia, è in atto un’operazione su larga scala. Rafforzate le misure di sicurezza negli aeroporti tedeschi, a partire da quelli di Berlino Tegel e Schoenefeld. La polizia criminale parla di una persona pericolosa, che rappresenta un rischio per l’intera Repubblica federale. Lo stanno cercando ovunque. È una caccia scatenata in tutto il Paese, e forse anche fuori. Il terrorista si chiama Jabar Albakr: ha 22 anni, è siriano e, secondo l’Intelligence, legato all’Isis. Quando le teste di cuoio hanno fatto irruzione in casa, nella cittadina di Chemnitz, non l’hanno trovato. Ore prima i servizi segreti avevano lanciato l’allerta, informando che quest’uomo, attenzionato da tempo, stava per compiere un attentato, probabilmente, contro un aeroporto. Nella sua abitazione è stato trovato solo esplosivo e una miscela ad alto potenziale. Di lui nessuna traccia. Perché è fuggito? Intanto, i reparti antiterrorismo cercano di fargli terra bruciata attorno. Le persone considerate vicine o, comunque, conoscenti sono state fermate. Sarebbero tre uomini provenienti da Lipsia che dovevano incontrare Albakr. Per un’azione da compiere insieme? Anche questo non è chiaro. La città di Chemnitz è presidiata e i residenti invitati a non uscire dalle loro case. Chiusa la stazione ferroviaria ed evacuate alcune abitazioni. Siamo nel Land della Sassonia. Chemnitz è un distretto che conta circa 240.000 abitanti. Oggi, per la prima volta, si sono svegliati con la paura. Gli agenti stanno battendo passo dopo passo tutti gli ambienti dei rifugiati tra Lipsia e Dresda, non lontano dal confine con la Repubblica Ceca.